
Scrittura creativa
Si può considerare scrittura creativa ogni prodotto letterario (di fantasia o meno) che va oltre la scrittura professionale, giornalistica, accademica o scientifica. Include il romanzo e l’epica, il racconto e la poesia, testi per il teatro e per la musica. Il punto di confine tra la scrittura creativa e saggistica e che la seconda ha come scopo principale quello di informare, mentre la prima predilige fini chiaramente estetici, lavorando sull’intuizione dello scrittore e sulla sua immaginazione e memoria personale, e giocando con i mezzi linguistici e le loro regole, in un’atmosfera di sperimentazione. Il corso di scrittura creativa, disciplina a sé, ha trovato nelle università americane e britanniche lo status di materia di studio regolare ed è oggigiorno diffusa globalmente.
La scrittura creativa permette di attivare l’emisfero destro del cervello, focalizzando sulle emozioni, le sensazioni fisiche, l’intuizione e la musicalità. Scrivere in una lingua straniera incoraggia gli studenti a giocare con la lingua, a manipolarla e a esplorare la sua ricchezza. Questo non ha il solo beneficio di sviluppare l’abilità linguistica ma anche di diffondere una meta conoscenza testuale, fondamentale per favorire la consapevolezza delle proprie capacità (le abilità operazionali indicate dal QCER) e l’indipendenza dell’apprendente, con lo scopo di permettere l’autoapprendimento, distaccato dalle condizioni spaziali (la scuola) e temporali (la lezione) e l’intenzione ultima di creare un apprendimento permanente.
La scrittura creativa rappresenta, dunque, un mezzo stimolante per lo sviluppo di abilità linguistiche (lessicali, grammaticali, fonetiche e sintattiche) e personali: richiede, infatti, allo studente di manipolare la lingua per fini estetici con lo scopo di trasmettere significati personali irripetibili, necessitando di un contatto più profondo, rispetto all’uso tradizionale che dei testi si fa in classe. Si tende a credere che l’uso della scrittura creativa possa avvenire solo quando si è raggiunto un alto livello di competenza nella lingua straniera. In realtà, questo è necessario solo quando si vuole creare dei testi complessi. La comunicazione può avvenire anche in presenza di elementi semplici e rudimentali, basti pensare a come i bambini comunicano con successo anche avendo a disposizione strumenti linguistici limitati: il risultato sarà un messaggio semplice ma non per questo non efficace.
Come afferma Crystal (1998), “leggere e scrivere non devono necessariamente essere delle prigioni. La liberazione è possibile e, forse, il gioco linguistico rappresenta la chiave.