
Drama, Musical, Giochi in lingua
Il QCER afferma che: “in quanto attore sociale, ogni individuo stabilisce delle relazioni con gruppi sociali man mano più ampi, che in parte si sovrappongono e che, tutti insieme, contribuiscono a definire la sua identità. In un approccio interculturale, un obiettivo cruciale dell’educazione linguistica consiste nella promozione dello sviluppo completo e armonioso della personalità dell’apprendente e del riconoscimento della propria identità, arricchita dall’esperienza dell’alterità che si esprime attraverso la lingua e la cultura. Ècompito di insegnati e apprendenti integrare le diverse parti perché si formi una personalità solida.” (QCER:2)
Di conseguenza, insegnanti e esaminatori hanno il difficile compito di prendere delle decisioni che non possono essere ridotte alla semplice scelta da quello che il QCER chiama “menù predeterminato”. Al contrario, il QCER invita coloro che sono coinvolti in processi glottodidattici a fare buon uso della loro creatività e del loro senso critico.
Coerentemente con queste indicazioni, il corso di drammatizzazione prevede uno sviluppo graduato e integrato di abilità linguistiche e drammatiche. A questo fine, utilizza una sequenza di attività fondamentali che impegnano gradi crescenti di autonomia comunicativa: drammatizzazione, roletaking, role-play, story-telling e monologhi, improvvisazione. Ogni corso si divide in due parti. Nella prima si lavora su training attoriale di base utilizzando micro-testi. Nella seconda parte si lavora con un testo più complesso (un’opera teatrale completa o una sceneggiatura) esistente o autoprodotto dalla classe.
L’aula: l’aula è chiaramente divisa in due aree:
1. Learning Area (Area d’apprendimento): qui gli studenti prendono parte a attività di apprendimento linguistico e attoriale. L’area include il Language Corner (Angolo linguistico), uno spazio fornito di materiali di riferimento, come testi grammaticali e dizionari, utilizzabili dagli studenti liberamente durante il corso;
2. Stage area (Palcoscenico): qui gli studenti eseguono tutte le attività da palcoscenico. Questo spazio, chiaramente separato dalla Learning Area, impone precise regole e convenzioni comportamentali, ossia le tipiche regole da palcoscenico quali il divieto di interrompere un’esecuzione, l’evitare di guardare continuamente verso l’alto e verso il basso, ecc.Attraverso l’uso di microtesti e il supporto dei docenti, gli studenti apprendono le necessarie abilità comunicative, formate da conoscenze linguistiche e recitazione sociale, beneficiando di un approccio induttivo, basato sulla scoperta guidata. In questa fase, ognuno, studenti e docenti, assume alternativamente il ruolo di attore e spettatore, senza limiti temporali od organizzativi. In questa fase, dove tutto avviene all’interno del gruppo, gli studenti assorbono la materia e imparano a lavorare insieme, sviluppando un spirito collaborativo e permettendo alle proprie personalità di emergere.
Ogni lezione è preceduta dalle Warm-up activities, una fase preparatoria dove, come in ogni laboratorio teatrale, gli studenti devono effettuare un passaggio dalla loro vita fuori dalla classe a una modalità di apprendimento (disposizione ad apprendere), attraverso l’esecuzione di attività di Input, Performance, Language Corner, Actor Studio, Back to Performance.
Warm up activities: attività di riscaldamento che permettano loro di rilassarmi, di conoscersi, di giocare e di prepararsi ad apprendere.
Input: ogni unità didattica inizia con la presentazione e l’analisi di un microtesto (solitamente un dialogo) recitato dai docenti, possibilmente con l’ausilio di audiovisivi o con la proiezione di un video in classe. Dopo aver presentato il testo, i docenti invitano e incoraggiano, attraverso un processo di induzione guidata, la classe a familiarizzare con esso, a creare ipotesi sulla situazione e i personaggi e a scoprire aspetti linguistici forme drammatiche.
First Performance: subito dopo la fase di input, gli studenti sono invitati a tentare una prima esecuzione del testo, considerato come materiale recitativo.
Dopo una breve preparazione, gli studenti eseguono il testo (di solito in coppie). Questa fase permette agli studenti di familiarizzare personalmente con il testo e di prepararsi per le successive fasi. L’esecuzione è solitamente registrata, così da permettere agli studenti un’autovalutazione e ai docenti di fornire loro commenti e aiuti personalizzati.
Language Corner: in questa fase, gli studenti esplorano le strutture linguistiche e lessicali del testo, e discutono insieme. L’attività è di solito condotta in piccoli gruppi che lavoro autonomamente, con la supervisione e il supporto dei docenti. Come già detto, la classe accoglie un angolo linguistico (Language Corner) fornito di materiali didattici, accessibili liberamente agli studenti che sono incoraggiati a usarli indipendentemente per scoprire la lingua e trovare risposta ai quesiti di natura linguistica che il testo ha prodotto. Durante questa fase, i docenti agiscono come monitor e facilitatori del processo
Actor Studio: in questa fase gli studenti analizzano e discutono l’esecuzione attoriale e gli aspetti pragmatici ed espressivi del testo presentato. È il momento in cui gli studenti-attori vengono avviati alla riflessione sugli aspetti mimici, gestuali e vocali da mettere in campo per un’efficace espressione delle loro intenzioni comunicative.
Back to performance: dopo le fasi di studio, gli studenti eseguono nuovamente il testo di partenza, scambiando ruoli e personaggi. Questo è il momento di sintesi di tutta l’unità didattica, il quale permette di richiamare ciò che è stato sperimentato e di fissare ciò che è stato appreso; gli studenti ricevono la loro ricompensa per il lavoro svolto, attraverso la scoperta di una profonda intimità con il testo e le sue modalità espressive.
Ogni lezione dell’unità didattica differisce dalle altre per durata e struttura, tuttavia è di vitale importanza che riflettano la filosofia dell’apprendimento esperienziale (apprendere attraverso il fare):
Stimolare – Agire - Riflettere
Lo Stimolare è rappresentato dalla fase di Input; l’Agire, dalle fasi di Performance e Back to Performance; ed, infine, il Riflettere, dalle fasi di Language Corner e Actor Studio, all’interno del disegno circolare dell’unità didattica.